Negli ultimi anni è emersa la stretta correlazione tra la composizione della microflora intestinale e il diffondersi delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). Diversi studi in tutto il mondo hanno dimostrato come pazienti affetti da MICI possiedono una microflora molto diversa rispetto a persone sane e che questa alterazione possa essere direttamente collegata allo sviluppo della malattia. Per questo motivo si è ipotizzato che riportare la composizione microbica alterata ad una situazione più simile a quella di una persona sana potesse avere un effetto benefico sulla malattia. Se ne è parlato a Firenze, durante il IX Congresso Nazionale IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease, ossia Gruppo Italiano per lo studio delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali), organizzato dalla società scientifica IG-IBD. presso il Convitto della Calza. Il lavoro presentato al congresso è stato anche pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications.