La progressione della disabilità tra i pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva (SPMS) trattati con l’anticorpo monoclonale anti-CD20 rituximab differisce da quella dei pazienti mai trattati con questo farmaco? È la domanda chiave al quale ha cercato di rispondere uno studio di coorte su pazienti abbinati per punteggio di propensione pubblicato online su “JAMA Neurology”. La risposta offerta dagli autori è che, rispetto a controlli abbinati, i pazienti trattati con rituximab hanno ottenuto un significativo ritardo di progressione confermata fino a un follow-up di 10 anni.
Ultimi Articoli
Adsense
Archivi
- Aprile 2020 (142)
- Marzo 2020 (3)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2020 (160)
- Dicembre 2019 (268)
- Novembre 2019 (282)
- Ottobre 2019 (324)
- Settembre 2019 (321)
- Agosto 2019 (202)
- Luglio 2019 (378)
- Giugno 2019 (282)
- Maggio 2019 (448)
- Aprile 2019 (452)
- Marzo 2019 (528)
- Febbraio 2019 (441)
- Gennaio 2019 (478)
- Dicembre 2018 (568)
- Novembre 2018 (178)
- Ottobre 2018 (21)