I marker di infiammazione sono elevati solo nel 39,6% dei pazienti con osteite cronica non batterica, con coinvolgimento vertebrale e mandibolare, necessitante di trattamento aggressivo.
Questa la situazione fotografata in uno studio multicentrico, recentemente pubblicato sulla rivista Pediatric Rheumatology, che enfatizza il superiore ruolo diagnostico dell’imaging radiografico rispetto alla mera valutazione clinica di questi pazienti e suggerisce come una migliore consapevolezza di questa malattia tra i clinici potrebbe accelerarne la diagnosi e migliorare gli esiti di trattamento.