CALTAGIRONE. Effettuato, presso l’UOC di Urologia dell’Ospedale “Gravina”, un delicato intervento di anastomosi termino terminale dell’uretra su un giovane uomo di quarant’anni.
«Rivolgo il mio apprezzamento al direttore dell’Unità Operativa, e agli operatori che lo hanno coadiuvato, per l’ottimo risultato conseguito- afferma Maurizio Lanza, commissario straordinario dell’Asp di Catania- È la dimostrazione di una vocazione al servizio e all’eccellenza che facendosi carico del bisogno dei pazienti supera le difficoltà dell’attuale contesto ospedaliero, in larga parte presenti in campo nazionale. Con lo stesso spirito siamo parte attiva e proattiva all’interno del percorso di cambiamento che sta vivendo il sistema sanitario regionale, per dare ai cittadini e agli operatori le risposte che si attendono».
La chirurgia dell’uretra viene eseguita in un ristretto numero di centri, essendo considerata una specialità all’interno della branca urologica.
«L’operazione – spiega Francesco Abate, direttore dell’UOC di Urologia, che ha eseguito l’intervento- consiste nell’asportare il tratto stenotico dell’uretra, vale a dire un tratto nel quale è presente un restringimento patologico, ed eseguire un’anastomosi end to end, ovvero una congiunzione tra i due monconi che vengono così riavvicinati e suturati, restituendo al paziente la piena funzionalità del tratto urinario e un miglioramento significativo della sua qualità di vita».
L’uretra è l’ultimo tratto delle vie urinarie: un piccolo condotto, delicatissimo, che può andare incontro a stenosi a causa di infezioni, traumi o per pregressi interventi in endoscopia.
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