Scoppia il caso sul finora mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei medici dipendenti. Il Cimo, infatti, ha inviato alla Corte Europea dei Diritti Umani un ricorso contro il Governo nazionale per denunciare la violazione dell’accordo confederale del 30 novembre 2016 e della sentenza della corte costituzionale del 2015, che ha sancito l’illegittimità costituzionale del blocco della contrattazione collettiva del pubblico impiego.
Inoltre il sindacato dei medici ha avviato una class action contro Regioni e Aran per lo stesso motivo, come sottolinea il presidente nazionale Guido Quici (a destra nella foto insieme al siciliano Riccardo Spampinato, segretario nazionale organizzativo):  «Per noi del Cimo è un dovere morale rivolgerci alla Corte Europea e alla Magistratura italiana contro chi non ha voluto il rinnovo del contratto di lavoro per i medici dipendenti. Tutta la dirigenza medica e sanitaria attende un contratto di lavoro da dieci anni».
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