L’inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK) ibrutinib da solo e in combinazione con l’anticorpo monoclonale anti-CD20 rituximab migliora in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto alla chemioimmunoterapia standard bendamustina più rituximab (regime BR), come terapia di prima linea per i pazienti anziani con leucemia linfatica cronica. A sancirlo sono i risultati dello studio multicentrico di fase 3 ALLIANCE A041202, appena presentati all’ultimo congresso dell’American Society of Hematology (ASH), a San Diego, e pubblicati in contemporanea sul New England Journal of Medicine.