La combinazione dell’inibitore della BTK ibrutinib e dell’anticorpo anti-CD20 rituximab migliora in modo significativo la sopravvivenza globale (OS) e la sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto all’attuale trattamento standard di prima linea, la chemioimmunoterapia con fludarabina, ciclofosfamide e rituximab (regime FCR) in pazienti giovani e ‘fit’ affetti da leucemia linfatica cronica. A dimostrarlo sono i risultati dello studio di fase 3 E1912, condotto dall’ECOG-ACRIN Cancer Research Group e presentato di recente al meeting annuale dell’American Society of Hematology (ASH), a San Diego, in California.
Ultimi Articoli
- Nuova emergenza sanitaria: la candida auris. Primo caso in Italia
- Sara “Io infermiera lascio il posto fisso, la sanità pubblica mi ha delusa”
- Puglia, Siiet chiede linee guida univoche e tavolo tecnico su emergenza territoriale
- Apnee notturne, presentata Pdl per riconoscimento come malattia cronica
- Torino, innovativa protesi mitralica impiantata a cuore battente
Adsense
Archivi
- Marzo 2023 (154)
- Febbraio 2023 (189)
- Gennaio 2023 (219)
- Dicembre 2022 (245)
- Novembre 2022 (109)
- Ottobre 2022 (7)
- Settembre 2022 (190)
- Agosto 2022 (168)
- Luglio 2022 (264)
- Giugno 2022 (245)
- Maggio 2022 (240)
- Aprile 2022 (220)
- Marzo 2022 (269)
- Febbraio 2022 (265)
- Gennaio 2022 (290)
- Dicembre 2021 (312)
- Novembre 2021 (305)
- Ottobre 2021 (311)
- Settembre 2021 (96)
- Agosto 2021 (283)
- Luglio 2021 (348)
- Giugno 2021 (348)
- Maggio 2021 (395)
- Aprile 2021 (405)
- Marzo 2021 (215)
- Febbraio 2021 (171)
- Aprile 2020 (142)
- Marzo 2020 (3)
- Febbraio 2020 (1)
- Gennaio 2020 (160)
- Dicembre 2019 (268)
- Novembre 2019 (282)
- Ottobre 2019 (324)
- Settembre 2019 (321)
- Agosto 2019 (202)
- Luglio 2019 (377)
- Giugno 2019 (282)
- Maggio 2019 (447)
- Aprile 2019 (452)
- Marzo 2019 (528)
- Febbraio 2019 (441)
- Gennaio 2019 (478)
- Dicembre 2018 (568)
- Novembre 2018 (178)
- Ottobre 2018 (21)