L’Inps ha stabilito i nuovi aumenti relativi ad assegni e pensioni. Vediamo l’aggiornamento per ogni categoria.
L’Inps ha aggiornato anche per il 2023 gli importi degli assegni e delle pensioni di invalidità civile e i rispettivi limiti di reddito per accedervi. Quest’anno la perequazione, ovvero l’aumento, è calcolato rispetto a un indice di aumento dei prezzi calcolato a +1,31%.
Ecco dunque importi e limiti di reddito per il 2023:
Pensione ciechi civili assolutiAssegno di 339,48 euro e limite di reddito 17.920,00 euroPensione ciechi civili assoluti (se ricoverati)Assegno di 313,91 euro e limite di reddito 17.920,00 euroPensione ciechi civili parzialiAssegno di 313,91 euro e limite di reddito 17.920,00 euroPensione invalidi civili totaliAssegno di 313,91 euro e limite di reddito 17.920,00 euroPensione sordomutiAssegno di 313,91 euro e limite di reddito 17.920,00 euroAssegno mensile invalidi civili parzialiAssegno di 313,91 euro e limite di reddito 5.391,88 euroIndennità mensile frequenza minoriAssegno di 313,91 euro e limite di reddito 5.391,88 euroIndennità accompagnamento ciechi civili assolutiAssegno di 959,21 euro e nessun limite di redditoIndennità accompagnamento invalidi civili totali e minoriAssegno di 527,16 euro e nessun limite di redditoIndennità comunicazione sordomutiAssegno di 261,11 e nessun limite di redditoIndennità speciale ciechi ventesimistiAssegno di 217,64 e nessun limite di redditoLavoratori con drepanocitosi o talassemia majorAssegno 563,74 e nessun limite di redditoRicordiamo che per le pensioni d’invalidità civile totale (100%) viene corrisposto anche un aumento generale, che porta la pensione del 2023 a 386,27 euro mensili, se non si superano i limiti reddituali di 9.102,34 euro per il beneficiario non coniugato, e 15.644,85 euro per quello coniugato (cumulati con il coniuge).
Il riconoscimento dell’invalidità civile si basa su una valutazione di natura medica, volta ad accertare il grado di riduzione delle capacità lavorative e sociali del richiedente. In Italia tale valutazione è effettuata da una commissione medica locale, che analizza la documentazione medica del richiedente e ne verifica la sussistenza dei requisiti previsti dalla legge.
Tra i presupposti per il riconoscimento dell’invalidità civile si annoverano:
una menomazione permanente delle funzioni psicofisiche, derivante da una malattia, un infortunio o una disabilità congenita;
una riduzione della capacità lavorativa o sociale, valutata in termini percentuali rispetto alla situazione di normalità;
la non autosufficienza nelle attività quotidiane, ovvero la necessità di assistenza per compiere le normali mansioni di vita quotidiana.
In base al grado di invalidità riconosciuto, l’individuo può beneficiare di diverse prestazioni e agevolazioni. Le indichiamo di seguito.
Pensione di invalidità civile: assegno mensile erogato dall’Inps a chi presenta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 66%.
Indennità di accompagnamento: contributo economico erogato a chi è totalmente inabile al lavoro e necessita di assistenza per compiere le normali attività quotidiane.
Agevolazioni fiscali: esenzioni o riduzioni di imposte e tasse a favore delle persone invalide.
Franchigie e sconti sui mezzi di trasporto pubblico, per facilitare la mobilità e l’integrazione sociale.
Redazione Nurse Times
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