PALERMO. «Grave carenza di personale infermieristico e di operatori socio sanitari all’Arnas Civico di Palermo, che non rispetta le regole imposte dall’Unione europea in questo ambito».
Lo afferma la Fials-Confsal di Palermo guidata da Enzo Munafò, che spiega: «Questa amministrazione, pur avendo emanato un avviso pubblico per il conferimento di incarichi libero-professionali ad operatori sociosanitari, su una graduatoria di idonei per circa 350 soggetti, nel corso dell’anno 2018 ne ha utilizzati solo 140, mentre per esigenze di servizio agli stessi è stato richiesto un surplus lavorativo pari a circa 4.000 ore nel corso d’anno».
Dal sindacato aggiungono: «Eppure con una circolare a novembre il dirigente delle Professioni infermieristiche e ostetriche dell’Arnas era stato costretto da esigenze di servizio a proibire l’allontanamento dal posto di lavoro senza avere preventivamente ottenuto l’immissione in servizio del personale che lo avrebbe sostituito».
La Fials-Confsal ormai da tempo denuncia «la grave carenza di personale infermieristico e Oss presso Asp e aziende ospedaliere del Palermitano a seguito dei numerosi pensionamenti e fuoriuscite del personale appartenente a queste qualifiche professionali, provocando una emergenza dei ruoli sanitari del comparto con grave disagio per l’assistenza alla popolazione».
Da qui la richiesta di «soluzioni tampone utilizzando tutti gli strumenti che, al momento possano trovare pratica attuazione e sollievo alle condizioni di stress del personale».
Tra le proposte c’è quella di «avviare un monitoraggio del personale in servizio che avrà diritto di partecipare a un bando di concorso per le qualifiche interessate alla stabilizzazione, poiché avrà maturato, ai sensi della legge 208/15, tre anni di servizio negli ultimi 8 di lavoro alla data di scadenza del bando che verrà emesso dall’amministrazione».
La segreteria Fials-Confsal di Palermo e quella aziendale chiedono un «incontro per un confronto immediato sulle reali esigenze assistenziali dei pazienti.
La proposta è quella di procedere con l’immissione in servizio del personale appartenente alle graduatorie a partita Iva «quantificando la spesa in tante unità per quanto lavoro straordinario è stato pagato nell’anno 2018, al fine di incentivare la massima occupazione riducendo lo stress da lavoro correlato che fin qui è stato richiesto al personale già in servizio».
Tra le altre richieste «l’apertura del tavolo negoziale per la contrattazione decentrata sul nuovo contratto che fin qui non ha consentito il confronto per l’applicazione di tutti gli istituti contrattuali, non ultima la progressione economica orizzontale per il personale avente titolo già dal gennaio 2018».
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