Nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo (PCI) per sindrome coronarica acuta (ACS) e poi trattati con doppia terapia antipiastrinica (DAPT) con prasugrel, si osserva una reattività piastrinica ad alto rischio (HRPR) in circa il 10% dei pazienti. Uno stato metabolico compromesso e livelli di emoglobina glicosilata (HbA1c) particolarmente elevati sono emersi come predittori indipendenti di efficacia subottimale per prasugrel. Lo rileva un recente studio italiano, apparso online sul “Journal of Cardiology”.