
Un gruppo di ballerine che danza dentro un contenitore. All’interno del quale non c’è più ossigeno, ma anidride carbonica. È questa l’immagine “madre” da cui sono nate tante altre piccole idee che sono andate a costituire il cortometraggio “Aria”, diretto da Brando De Sica, con una sceneggiatura scritta a quattro mani con Ugo Chiti e interpretato dall’esordiente Demetra Bellina.
Tredici minuti e 47 secondi in cui non sono pronunciate battute ma solo suoni, un mondo distopico, onirico e surreale attraverso il quale De Sica, dribblando qualsiasi intento didascalico, è riuscito a comunicare allo spettatore tutta una serie di messaggi di cui lo stesso regista, come ci tiene a precisare nelle interviste rilasciate, non era consapevole in maniera conscia.
“Questo processo creativo – dichiara il regista – è stato possibile anche grazie alla collaborazione con FederASMA e ALLERGIE Onlus – Federazione Italiana Pazienti, che ha patrocinato il corto, e al supporto non condizionato dell’azienda che ha creduto sin dall’inizio in questo progetto, MSD.”
Nel corto si sfrutta la potenza evocativa del linguaggio cinematografico per parlare, soprattutto, ai giovani. Non è un caso che sia stato presentato al Giffoni Film Festival, cornice ideale per la proiezione di un corto che, immaginato come un cartone animato dark, trova nel pubblico giovanile caratteristico del Festival gli spettatori più adatti e fa arrivare a De Sica una menzione speciale “per essere riuscito, grazie alla sua spiccata sensibilità, a rappresentare le difficoltà che un paziente asmatico si trova ad affrontare quotidianamente, spesso nell’indifferenza di chi lo circonda. L’ansia, la paura e la solitudine sono solo alcune delle emozioni che i pazienti asmatici provano e che emergono in maniera dirompente dalla narrazione. Brando è riuscito a rappresentare, in chiave artistica, la “bolla” che spesso le persone asmatiche creano intorno a sé: una barriera che ostacola la condivisione delle emozioni e che, col tempo, le amplifica, trasformandole da risorse per reagire alla patologia in limiti oggettivi”.
“Il patrocinio al cortometraggio – dichiara Carlo Filippo Tesi, Presidente di FederASMA e ALLERGIE Onlus – Federazione Italiana Pazienti – rappresenta un endorsement alla capacità narrativa di Brando e ad un prodotto artistico ad alto impatto che attraverso la forza delle immagini, accende i riflettori su una malattia molto diffusa ma spesso sottovalutata e, quindi, mal curata. Sicuramente sfrutteremo tutti i nostri canali per diffondere il corto, contribuendo attraverso un linguaggio assolutamente innovativo e non convenzionale, alla sensibilizzazione, soprattutto dei giovani, sulla patologia. Il nostro obiettivo è dare a tutti le stesse possibilità di respirare, di vivere appieno la propria vita fatta di ARIA”.
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