Cittadinanzattiva

Cittadinanzattiva promuove l’attivismo dei cittadini – a livello nazionale e internazionale – per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, il sostegno alle persone in condizioni di debolezza, in diversi ambiti: salute, scuola, giustizia, servizi di pubblica utilità.

La sua missione fa riferimento all’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione, proposto proprio da Cittadinanzattiva e recepito nella riforma costituzionale del 2001. L’articolo 118 riconosce l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale e, sulla base del principio di sussidiarietà, prevede per le istituzioni l’obbligo di favorire i cittadini attivi.

La parola d’ordine è “perché non accada ad altri”: il ruolo quindi è denunciare carenze, soprusi, inadempienze, e agire per prevenirne il ripetersi mediante il cambiamento della realtà, dei comportamenti, la promozione di nuove politiche, l’applicazione delle leggi e del diritto. La convinzione è che “fare i cittadini sia il modo migliore di esserlo”, cioè che l’azione dei cittadini consapevoli dei propri poteri e delle proprie responsabilità sia un modo per far crescere la nostra democrazia, tutelare i diritti e promuovere la cura quotidiana dei beni comuni.

Gli obiettivi che persegue sono:

  • rafforzare il potere di intervento dei cittadini nelle politiche pubbliche, attraverso la valorizzazione delle loro competenze e del loro punto di vista;
  • intervenire a difesa del cittadino, prevenendo ingiustizie e sofferenze inutili;
  • attivare coscienze e modificare comportamenti dannosi per l’interesse generale;
  • attuare diritti riconosciuti da leggi e favorire il riconoscimento di nuovi diritti;
  • proteggere e prendersi cura dei beni comuni;
  • fornire ai cittadini strumenti per attivarsi e dialogare a un livello più consapevole con le istituzioni;
  • costruire alleanze e collaborazioni indispensabili per risolvere i conflitti e promuovere i diritti.

Si occupa di tutto questo nell’ambito della salute attraverso il Tribunale per i diritti del malato (TDM) e il Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC), che operano per affermare in pratica i contenuti della Carta Europea dei Diritti del Malato (1).

Cittadinanzattiva mette in atto diverse strategie ed azioni finalizzate a incidere in ogni fase del ciclo delle politiche pubbliche: dalla definizione delle priorità alla progettazione; dalla deliberazione/decisione alla implementazione di quanto stabilito, fino alla valutazione dei risultati.

Tutela dei diritti e definizione delle priorità

I centri di tutela e le centinaia di sedi TDM offrono gratuitamente orientamento, informazione e tutela per i cittadini che hanno subito disservizi. Non si tratta di semplici sportelli di ascolto: l’obiettivo è la tutela dei diritti attraverso la partecipazione dei cittadini, fornendo loro gli strumenti necessari affinché possano attivarsi in prima persona. Ogni segnalazione dei cittadini viene analizzata, riceve risposta personalizzata (quando richiesta) e seguita nel tempo (se necessario) e viene registrata nel rispetto delle norme sulla privacy. Il complesso delle segnalazioni, oltre 25.000 ogni anno, viene catalogato e restituito sotto forma di dati nel Rapporto annuale PiT Salute. Le segnalazioni rappresentano la piattaforma per ogni attività politica di Cittadinanzattiva.

Costruzione di alleanze e promozione di politiche

Il CnAMC è una rete di Cittadinanzattiva, istituita nel 1996. Rappresenta un esempio di alleanza trasversale tra Associazioni e Federazioni di persone affette da patologie croniche e rare, per la tutela dei propri diritti. Ogni anno realizza il Rapporto Nazionale sulle Politiche della Cronicità per produrre evidenze dei cittadini su punti di forza e di debolezza nella capacità di dare risposte alle persone e alle relative famiglie che si confrontano con malattie croniche e rare. Vi aderiscono oltre 110 organizzazioni di persone con patologie croniche e rare.

Uno dei principali risultati conseguiti è stato la realizzazione e approvazione del Piano Nazionale della Cronicità, nato dall’istanza e dalle proposte del CnAMC e realizzato grazie al suo contributo e a quello di Associazioni ad esso aderenti. Fondamentale per sbloccare un impasse istituzionale è stata la mobilitazione di cittadini, pazienti e delle loro associazioni nell’azione simbolica #hannorottoilpatto. Frutto dell’analisi civica delle inerzie dovute ai ritardi dell’implementazione del Patto per la salute 2014-2016, con oltre 120 iniziative sul territorio e una manifestazione di piazza nazionale, ha contribuito a superare situazioni di stallo e a far ripartire le attività cruciali per la vita delle persone (approvazione dei nuovi LEA e del Piano Cronicità per fare due esempi). La contestuale raccolta firme per l’abolizione del superticket, avviata il 4 maggio 2016, ha fatto registrare in meno di 2 mesi 40.000 sottoscrizioni circa e ha portato, nella manovra del 2017, allo stanziamento di 60.000 per ridurne l’impatto e garantire equità di accesso.

E ancora sono oltre 50 le realtà fra organizzazioni civiche, associazioni mediche e di pazienti, e di numerosi testimonial del mondo istituzionale, dell’impresa, della cultura e dei mass media che sostengono la proposta di riforma costituzionale messa a punto da Cittadinanzattiva. Un’integrazione all’art.117 della Costituzione per contribuire alla riduzione delle disuguaglianze in ambito sanitario.

Empowerment, formazione, usabilità delle norme

Riconoscere e mettere nelle mani dei cittadini il potere di intervenire nella propria vita, e in quella collettiva, favorendo l’empowerment, è una delle attività di fondo di Cittadinanzattiva. Per questo mette a punto campagne di informazione, strumenti per auto-tutelarsi e per fare in modo che le norme siano conosciute, usate e monitorate nella loro attuazione per diventare realtà nella vita quotidiana.

Per citare alcuni esempi più recenti: la campagna Ioequivalgo, nata dalla constatazione che a fronte del numero crescente di segnalazioni sui costi privati per farmaci, il sottoutilizzo di farmaci equivalenti fosse evidente. Sono stati messi a punto una guida utile in 8 lingue, una app – , con oltre 20.000 download – sempre aggiornata per consultare le liste di trasparenza e conoscere le opportunità di risparmio in sicurezza, un filmato, un sito web dedicato, una pagina Facebook, un roadshow che ha toccato tutte le regioni italiane.

Nel 2018 l’impegno per la conoscenza di diritti e doveri rispetto alle vaccinazioni è diventato una priorità non solo nell’analisi politica condotta dall’Osservatorio Civico sul Federalismo in sanità: a fronte di novità normative e programmatorie che hanno cambiato lo stato delle cose, ha lanciato #rompilatrasmissione , in collaborazione con BUTAC, FIMMG, FIMP, FNOMCeO, FOFI, ISS, SIMG, SIP, FNOPI, S.It.I. La campagna social ha contato al suo lancio (primi due giorni) oltre 800 visualizzazioni della pagina progetto, ma è ancora presto per un bilancio complessivo: guida utile, calendario per la vita semplificato e user friendly, moduli di autotutela e indirizzo e-mail dedicato vaccini@cittadinanzattiva.it sono gli strumenti principe. Il tutto corollato da una formazione interregionale degli attivisti del Tribunale per i diritti del malato su diritti e doveri, pregiudizi e falsi miti, per divenire informatori di prossimità. I volontari il 16 novembre animeranno la giornata Sedi TDM aperte su #rompilatrasmissione.

Altre iniziative di formazione, come quella sull’HTA, sono realizzate in collaborazione con istituzioni nazionali e locali e si rivolgono non solo a leader civici, ma anche a professionisti del mondo sanitario, come mostra la scuola civica di alta formazione su diritti e partecipazione in sanità (5).

Audit civico® e monitoraggio civico

L’AUDIT CIVICO® nasce nel 2000. Consiste in un’analisi critica e sistematica dell’azione delle aziende sanitarie promossa dalle organizzazioni civiche ed è uno strumento a disposizione dei cittadini per valutare la qualità delle prestazioni delle aziende sanitarie locali e ospedaliere. Cittadini e operatori sanitari, con il supporto dell’Agenzia per la Valutazione Civica di Cittadinanzattiva, valutano periodicamente la qualità, la sicurezza e l’umanizzazione di Ospedali, Pronto Soccorso e dei servizi territoriali tra cui l’Assistenza Domiciliare, i SerT, la Salute Mentale, ecc. Oltre 170 le aziende sanitarie valutate con questa metodologia, decine i monitoraggi effettuati su erogazione dei servizi territoriali (il primo monitoraggio sui servizi territoriali è stato realizzato dal TDM insieme ad un nutrito gruppo di associazioni e altri stakeholders) ed ospedalieri. Tra questi ultimi il monitoraggio civico delle strutture oncologiche: 62 strutture monitorate di 18 regioni; in 23 è stato monitorato il Day Hospital Oncologico, in 39 sia il DHO che i reparti di degenza oncologici; 121 i fattori esaminati. I risultati sono consultabili on line per verificare gli standard che ciascuna struttura e reparto garantiscono. Alla raccolta dei dati ha collaborato CIPOMO. Hanno partecipato al tavolo di lavoro: AIL, FAIS ONLUS, WALCE, IPASVI, Istituto Nazionale dei Tumori di Milano; Ospedale Civile di Ovada, SIFO, S.I.P.O.

 

BIBLIOGRAFIA

  1. La Carta europea dei diritti del malato è stata scritta da Cittadinanzattiva nel 2002, attraverso la collaborazione di Active citizenship network con 12 organizzazioni civiche dei Paesi dell’Unione europea: Apovita (Portogallo), Cittadinanzattiva (Italia), – Confederación de Consumidores y Usurarios (Spagna), Da Deutsche Gesellschaft für Versicherte und Patienten e. V. (Germania), Danish Consumer Council (Danimarca), Fédération Belge contre le Cancer (Belgio), International Neurotrauma Research Organization (Austria), Irish Patients Association – Ltd (Irlanda), KE.P.K.A (Grecia), Nederlandse Patiënten Con sumenten Federatie (Paesi Bassi), The Patients Association – (Regno Unito), Vereniging Samenwerkende Ouder-en Patiën (Paesi Bassi).

 

Sabrina Nardi
Vice Coordinatore nazionale Tribunale per i Diritti del Malato (TDM), Direttore Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici (CnAMC)

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