by Antonio | Dic 13, 2019 | News
In aumento le strutture italiane che si distinguono per l’assistenza sanitaria di qualità alle donne.
Cresce il numero degli ospedali italiani che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili. Erano 306 nel biennio precedente. Oggi sono 335. Migliora anche la qualità: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 71 dello scorso Bando a 96 di questa edizione. Sono 167 le strutture che hanno conquistato due bollini e 72 un bollino. I dati sugli ospedali con i Bollini Rosa 2020-2021 sono stati presentati oggi a Roma dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta al Ministero della Salute.
La 9a
edizione dei Bollini Rosa ha visto la partecipazione di 344 ospedali italiani e
il patrocinio di 23 società scientifiche. A partire dal 7 gennaio 2020, sul
sito www.bollinirosa.it, sarà possibile consultare le schede degli ospedali
premiati, suddivisi per Regione, con l’elenco dei servizi valutati. “I 335 ospedali premiati – spiega Francesca Merzagora,
presidente della Fondazione Onda – costituiscono
una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di
divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli
operatori sanitari e per la popolazione l’opportunità di poter scegliere il
luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi
gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con
l’obiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.
Una
particolare attenzione è rivolta quest’anno al tema della depressione, che riguarda 3 milioni di persone in Italia, di cui
più di 2 milioni sono donne. Per questo sono state assegnate delle “menzioni
speciali” a 10 ospedali con i Bollini Rosa che si distinguono per l’impegno sul
tema della “depressione in un’ottica di genere”. Tra gli ospedali virtuosi
segnalati da Fondazione Onda ci sono anche tre ospedali del Sud Italia (il
C.R.O.B. di Rionero in Vulture, il Neuromed di Pozzilli e il Rodolico di
Catania), che hanno ottenuto il massimo riconoscimento nella candidatura come
esempi di buone pratiche clinico-assistenziali e importanti punti di
riferimento sul territorio regionale nello specifico per le patologie
neurologiche e oncologiche.
Gli ospedali con i Bollini Rosa sono valutati e premiati mettendo in luce le specialità di maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, i servizi e i percorsi dedicati nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne. La valutazione delle strutture ospedaliere e l’assegnazione dei Bollini Rosa è avvenuta tramite un questionario di candidatura composto da 489 domande ciascuna con un valore prestabilito suddivise in 18 aree specialistiche (due in più rispetto alla precedente edizione per l’introduzione di dermatologia e urologia). Un’apposita commissione multidisciplinare, presieduta da Walter Ricciardi, direttore del Dipartimento di Scienze della Salute della Donna, del Bambino e di Sanità Pubblica del Policlinico Gemelli di Roma, ha validato i bollini conseguiti dagli ospedali.
Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali focalizzati sulle caratteristiche psico-fisiche della paziente e infine l’esistenza di servizi relativi all’accoglienza e alla degenza della donna (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale).
Il 2 dicembre scorso l’attenzione
alla salute della donna testimoniata dai Bollini Rosa ha raggiunto una nuova
dimensione, con la nascita del primo ospedale rosa in Italia. “Il primo ospedale italiano della donna,
la Macedonio Melloni – aggiunge Giuseppe De Filippis,
direttore sanitario dell’Asst Fatebenefratelli Sacco – vuole essere la risposta di una struttura sanitaria lombarda
tradizionalmente dedicata all’ostetricia/ginecologia ai bisogni di salute delle
donne in tutte le fasce di età. Un modello organizzativo innovativo che attua
percorsi specifici dove ricerca, clinica, formazione e comunicazione trovano la
loro sintesi”.
Redazione Nurse Times
Fonte: la Repubblica
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by Antonio | Dic 13, 2019 | News
“Sono strutture fondamentali per la salute delle donne e dei bambini”, ha detto il ministro della Salute.
«I consultori vanno difesi e rilanciati. In questi anni non sono stati valorizzati come avrebbero potuto». Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando la prima fotografia scattata dall’Istituto Superiore di Sanità sui consultori, grazie a un progetto finanziato e promosso dal ministero della Salute e coordinato dal Reparto salute della donna e dell’età evolutiva.
«Sono strutture fondamentali per la salute pubblica – ha aggiunto –:
a cominciare da quella delle donne e dei
bambini. Forniscono servizi di
grandissima rilevanza sociale e sanitaria, e sono tutte prestazioni che vengono
fornite sostanzialmente in modo gratuito. Ringrazio l’Istituto Superiore di
Sanità, i responsabili scientifici del ministero della Salute e tutti i
soggetti coinvolti in questa accurata analisi. Un’analisi che ci mette di
fronte alla grande disomogeneità territoriale e di servizi che oggi presentano
i consultori. Questo sicuramente influisce sull’accesso degli utenti, ma, dove
il rapporto consultori-abitanti-servizi è più virtuoso, vediamo che si arriva a
punte di oltre il 60%. È il segno che dei consultori si sente sempre il
bisogno».
Redazione Nurse Times
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by Antonio | Dic 13, 2019 | News
Lo scopo è offrire alle terapie integrative alle persone con disordini cognitivi. Ci si avvarrà di cani e asini.
L’Irccs Oasi di Troina (Enna), centro di
riferimento regionale per i disordini del neurosviluppo e per i disturbi neurocognitivi,
ha sottoscritto con l’Università degli
Studi di Messina una lettera di intenti che si tradurrà in un accordo con
mirato a offrire alle persone con
disabilità o con forme di neuro-fragilità terapie integrative nell’ambito
dei programmi personalizzati e multidisciplinari erogati dallo sesso Istituto
Oasi, avvalendosi dell’ausilio di
animali (cani e asini).
Tale
accordo sarà frutto di una collaborazione scientifica tra i due enti, iniziata
nel 2017, che consente all’Irccs di avere una propria equipe multidisciplinare
per gli assistiti con gli animali (Iaa),
attraverso la realizzazione del corso propedeutico, del corso base per
responsabile di progetto e referente di intervento e del corso base per il
coadiutore del cavallo e dell’asino.
Inoltre
l’accordo, che vede proseguire la collaborazione scientifica con il Centro Specializzato Universitario per Iaa,
consentirà il completamento della compagine con il medico veterinario esperto
in questo ambito. Quest’ultimo, in coerenza con le prescrizioni delle Linee guida nazionali sugli Iaa e con
le disposizioni regionali, è componente indispensabile di ogni equipe.
Nei
giorni scorsi è anche terminato il Corso
avanzato Iaa, tra i primi svolti in Sicilia e tappa conclusiva del percorso
formativo che ha certificato l’acquisizione del titolo per i 23
partecipanti (7 medici veterinari esperti in Iaa, 4 coadiutori del cane, 6
coadiutori dell’asino e del cavallo, 6 responsabili di progetto e/o referenti
di intervento per la terapia assistita con gli animali). Gli stessi
partecipanti si aggiungono agli altri operatori certificati (40 circa) che
hanno iniziato a Troina la propria formazione attraverso il corso propedeutico
e base.
“L’Irccs Oasi – dice Raffaele
Ferri, direttore scientifico dell’Istituto – è un ente di ricerca del ministero della Salute e valuta sempre con
attenzione e metodo scientifico ogni tipologia di approccio terapeutico e
riabilitativo, anche nei casi come gli Iaa che si sono già ampiamente
dimostrati efficaci in un’ampia gamma di situazioni cliniche. Anche in questo
caso le attività saranno rivolte a valutare e possibilmente validare gli Iaa in
gruppi di persone con disordini della sfera cognitiva, documentandone gli
effetti in modo obiettivo e scientificamente valido”.
Aggiunge
Michele Panzera, professore
ordinario di Etologia veterinaria e benessere animale dell’Università di
Messina: “La nostra finalità è quella di
affiancare la ricerca scientifica all’attività clinica, affinché i protocolli
possano dare un contribuito di validazione scientifica importante per dimostrare
in maniera oggettiva che gli interventi assistiti con gli animali sono efficaci
come integrazione, e non come attività alternativa, alle terapie classiche”.
L’interazione tra uomini e animali in
ambito terapeutico è ormai una realtà consolidata e genera effetti positivi sia
nei bambini che negli adulti, migliorandone il benessere psicofisico. Negli
ultimi anni le esperienze e i progetti che prevedono gli interventi assistiti
con gli animali, soprattutto nei confronti di persone con disabilità
intellettive, sono aumentati. Contestualmente si è sempre più specializzata la
formazione degli operatori che operano in questo campo.
Redazione Nurse Times
L’articolo Disabilità intellettive e assistenza con animali: vicino l’accordo tra Irccs Oasi di Troina e Università di Messina scritto da Redazione Nurse Times è online su Nurse Times.
by Antonio | Dic 13, 2019 | News
“Chi non paga le tasse sottrae soldi agli ospedali e sottrae le cure ai pazienti”, ha detto il viceministro della Salute.
«Il nostro Servizio sanitario nazionale ha un impianto universalistico e totalmente pubblico che va preservato e difeso. È importante migliorare la percezione che ne hanno i cittadini, non sempre e ovunque positiva, che senz’altro risente del calo del finanziamento dello Stato in rapporto al Pil degli ultimi anni». Così il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, in occasione della presentazione del Rapporto Sanità del Crea, il Centro per la Ricerca economica applicata in sanità dell’Università Tor Vergata di Roma.
«I due miliardi
in più sul Fondo sanitario nazionale –
ha aggiunto – e gli altri due per
l’edilizia sanitaria e l’ammodernamento tecnologico, inseriti nella Legge di
bilancio 2020, determinano un’inversione di tendenza. Ma per recuperare più
risorse diventa un obiettivo prioritario combattere l’evasione fiscale, un vero
cancro in Italia, e promuovere la cultura del vivere insieme, come ci ha
ricordato qualche giorno fa il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Chi non paga le tasse sottrae soldi ai nostri ospedali e toglie le cure ai
pazienti».
Redazione Nurse Times
L’articolo Sileri: “Combattere l’evasione fiscale per aiutare il Ssn” scritto da Redazione Nurse Times è online su Nurse Times.
by Antonio | Dic 13, 2019 | News
In occasione della “Fiera del Giocattolo” che si è svolta a Norimberga è stato presentato il primo personaggio dei “Lego” affetto da disabilità.
Si tratta di un giovane omino giallo che per “muoversi” utilizza una sedia a rotelle. Il personaggio è accompagnato da un simpatico cane guida.
L’azienda ha realizzato tale modello dopo aver ricevuto numerose accuse di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità, non avendo mai prodotto un personaggio che potesse rappresentarle.
Le molte lamentele circolate sul web avevano dato origine anche ad una petizione online, firmata da decine di migliaia di persone.
Le associazioni che si occupano di tutela e diritti delle persone affette da disabilità hanno più volte inviato richieste esplicite all’azienda danese produttrice di giocattoli, notando come il messaggio lanciato dalla stessa potesse essere frainteso e poco tutelante nei confronti della categoria.
Questa importante innovazione potrà spronare molte persone alla riflessione sulle percezioni stigmatizzanti proprie della nostra società permettendo un’evoluzione ed un cambiamento che può avvenire anche attraverso oggetti estremamente popolari come i giocattoli.
Simone GussoniL’articolo LEGO: arriva il primo omino in carrozzina per combattere lo stigma sulle disabilità scritto da Simone Gussoni è online su Nurse Times.