Migliora il 47enne sottoposto al trapianto di 4 organi:”D’ora in poi sarà sempre Natale per me”

Migliorano le condizioni dell’uomo sottoposto ad un trapianto di 4 organi nel giro di 15 ore. Dopo il lungo intervento chirurgico, il paziente potrà trascorrere con la propria famiglia un Natale diverso dal solito:
“Sono rinato e questa nuova vita voglio tenermela stretta”. Sono le parole di Domenico Gatta, pochi giorni dopo aver ricevuto polmoni, fegato e pancreas nuovi a causa della fibrosi cistica che lo affligge.
“Il più bel regalo l’ho già ricevuto da chi mi ha donato gli organi e dai medici delle Molinette – commenta dal suo letto della Terapia Intensiva Universitaria – Sembra retorico, ma vi assicuro che non lo è: grazie a questo speciale trapianto per me sarà per sempre Natale”.
Il 47enne pugliese è stato trasportato in stato di coma dal Policlinico di Bari fino alle Molinette di Torino grazie ad un volo di Stato con personale sanitario e attrezzature mediche a bordo. Ora sta meglio ed e in via di guarigione.
“Non ricordo nulla – racconta – però ricordo la sofferenza di quando ero costretto a uscire di casa col respiratore, decine di farmaci a portata di mano per ogni evenienza”.
“E’ ancora presto per tornare a casa – conclude la moglie Giuseppina – ma sta migliorando giorno per giorno. E’ una vera rinascita, non dimenticheremo mai questo Natale”.
Simone Gussoni
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Infermieri: sta per scadere il triennio formativo, gli ultimi corsi Opi Firenze Pistoia del 2019

Firenze, 17 dicembre 2019 – Mancano pochi giorni alla fine dell’anno e, con il 2019, termina anche il triennio entro il quale occorre accumulare i necessari crediti formativi. Per chi non fosse ancora in pari ci sono comunque ancora alcuni corsi formativi Ecm organizzati da Opi Firenze – Pistoia ai quali è possibile partecipare.

Due gli eventi formativi nella giornata del 18 dicembre:
ore 9-18 “Le cure di fine vita in RSA e la gestione della persona con dolore”
con docente Isabella Caponi (aula formativa OPI Firenze, 10.4 crediti Ecm); ore
8.30-13.30 “L’assistenza infermieristica ai morenti e il sostegno
dell’infermiere ai familiari in lutto” con docente Graziella Della Nave,
Stefania Di Miceli (Aula formativa OPI Firenze, 5 crediti Ecm).

Il 19 dicembre in orario9-18 “L’infermieristica
teatrale: tecniche teatrali a supporto del lavoro di cura” con docente
Andrea Filippini (aula formativa OPI Firenze, 10.4 crediti Ecm). Sempre il 19
dicembre (ore 8.30-13.30) si può partecipare a “La gestione della persona
con Delirium in RSA”, con docente Francesca Pistolesi (aula formativa OPI
Firenze, 6.5 crediti Ecm); tra le 13.30 e le 18.30 appuntamento con Giovanni
Becattini e “Management nel processo di cambiamento organizzativo” (aula
formativa OPI Firenze, 5 crediti Ecm).

Per accedere ai corsi è necessario iscriversi attraverso il gestionale http://tom.opifipt.it/ ed effettuare il pagamento della quota d’iscrizione (Iscritti Opi Firenze Pistoia 10 euro, iscritti altri Opi 20 euro). Ulteriori informazioni necessarie all’iscrizione e al pagamento (compresi il relativo numero dei crediti ECM) sono consultabili sul gestionale TOM.

Redazione Nurse Times
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Quote premiali 2019: pubblicato in G.U. il riparto di 286 mln alle Regioni

Quote premiali 2019: pubblicato in G.U. il riparto di 286 mln alle Regioni

Pubblicato il decreto del Ministero della Salute su cui era stata raggiunta l’Intesa in Stato-Regioni sulla ripartizione delle quote premiali relative all’anno 2019 da assegnare alle regioni ed alle province autonome

Arriva in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero della Salute che assegna le quote premiali alle Regioni. In totale sono 286,185 milioni di euro che sono ripartite tra le Regioni a statuto ordinario. Sul riparto era stata raggiunta l’Intesa in Stato-Regioni lo scorso 6 giugno.

Ricordiamo che per legge le quote premiali (lo 0,25% del Fsn) vanno alle Regioni che istituiscano una Centrale regionale per gli acquisti e l’aggiudicazione di procedure di gara per l’approvvigionamento di beni e servizi per un volume annuo non inferiore a un importo determinato e a quelle che introducono misure per garantire, in materia di equilibrio di bilancio, la piena applicazione per gli erogatori pubblici per il pareggio di bilancio di ospedali e aziende ospedaliere come previsto dal Dlgs 502/1992.

L’accertamento delle condizioni per l’accesso regionale alle predette forme premiali è effettuato nell’ambito del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza e del tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali.

Redazione Nurse Times

Allegato

Quote premiali GU-n.-294-del-16.12.19Download
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Atrofia muscolare nei malati di tumore: un aiuto dalla proteina prodotta durante la corsa

Un nuovo studio ha dimostrato che il trattamento con musclin può contrastare la cachessia.

La
proteina musclin, naturalmente
prodotta dal muscolo durante gli sport aerobici come la corsa, è in grado di
contrastare l’atrofia dei tessuti muscolari (cachessia) che
può colpire i malati di tumore. Lo dimostra uno studio coordinato dagli
scienziati dell’Unità Disfunzioni neuromuscolari dell’Istituto di ricerche
farmacologiche Mario Negri Irccs, sostenuto da Airc-Associazione italiana
per la ricerca sul cancro e Fondazione Cariplo, e pubblicato su Cancers.

Si
stima che la cachessia si verifichi tra il 50-80% dei pazienti in relazione ai
diversi tipi di cancro – ricordano dal Mario Negri – e porti alla morte in
circa il 20%, attraverso una massiccia perdita di massa muscolare. A causa
della cachessia, infatti, l’infiammazione sistemica aumenta comportando elevati
livelli di citochine pro-infiammatorie come interleuchina 6 o il fattore di
necrosi tumorale alfa.

«In caso di tumore – spiega Rosanna Piccirillo, a capo dell’Unità
Disfunzioni neuromuscolari ed esperta di cachessia tumorale – l’esercizio fisico aerobico comporta una
ridotta perdita della massa muscolare con un recupero della presenza della
proteina musclin nel muscolo e nel plasma, indicando come musclin sia un
fattore importante nella protezione dalla cachessia tramite esercizio fisico.
In caso di mancanza della proteina, è evidente una maggiore perdita muscolare a
seguito di crescita tumorale».

Gli
studiosi hanno quindi osservato che, in caso di perdita della massa muscolare,
il trattamento locale con musclin permette di limitare la riduzione delle fibre muscolari. «Questa evidenza – sottolinea Piccirillo – apre nuovi orizzonti per una nuova, possibile terapia per contrastare
la cachessia e allungare la vita dei pazienti oncologici. Tramite infusione,
infatti, musclin potrebbe risultare benefico per i malati di cancro che non
possono praticare esercizio fisico aerobico».

«La nostra ricerca – riferisce Andrea David Re Cecconi, ricercatore
dell’Irccs Mario Negri – è partita
dall’ipotesi che l’esercizio aerobico (come la corsa) potesse contrastare la
cachessia tramite la secrezione di sostanze chiamate miochine da parte dei
muscoli che supportano l’apparato scheletrico. È interessante notare che
abbiamo trovato come la proteina musclin non sia generata nel muscolo a seguito
di esercizio fisico anaerobico (tipo sollevamento pesi), ma solo aerobico».
Ora, aggiunge la ricercatrice Mara Forti, «stiamo cercando di capire se oltre a
musclin altre miochine possano avere il medesimo ruolo protettivo contro l’atrofia
muscolare indotta da tumore».

Redazione Nurse Times

Fonte: Il Messaggero

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PS Sondrio: giovane nigeriana piange per la morte del figlio di 5 mesi. Insultata dai pazienti in attesa

Un episodio tanto increscioso quanto incredibile si è verificato presso il pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Sondrio.

La tragedia di una giovane madre che ha visto morire la propria bambina di soli cinque mesi si è trasformata in u’assurda contestazione a sfondo razziale da parte di pazienti e famigliare in attesa di essere visitati.

Ad infastidire i presenti sarebbero state le urla di dolore della ragazza, dopo aver appreso che medici e infermieri non fossero riusciti nel tentativo di far ripartire il cuore della bambina, giunta in ospedale in arresto cardiocircolatorio.

La bimba ê stata dichiarata morta dopo un’ora e mezzo di tentativi. Durante questa estenuante attesa la neo-mamma di origini nigeriane si è lasciata andare a strazianti urla di disperazione e pianti, che hanno suscitato ilarità e una reazione di scherno nei presenti.

Maggiori particolari sono stati forniti dalla cronaca locale. Il giornale Sondrio Today ha riportato alcune delle frasi dette dai presenti: «tanto non può essere così grande visto che gli africani fanno un figlio all’anno. Perdere un figlio per loro non è la stessa cosa. Urla? Sarà un rito satanico. Tribale. Che fastidio. Mettetela a tacere, quella scimmia».

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